Non amo particolarmente innestare ma ho imparato a farlo per utilizzare questa tecnica iportante in caso di guai, come potrebbe essere il salvataggio di una pianta oppure la moltiplicazione veloce di piante a crescita molto lenta.
In questo periodo poi si scoprono piante che a causa dell'abbasamento delle temperature e l'innalzamento dell'umidità, presentano marciumi che hanno intaccato parti delle stesse, oppure nei ritiri in serra si scoprono anomalie o maldestramente si causano rotture che è sempre bene innestare cogliendo l'occasione per moltiplicare piante particolari.
In questo caso mi riferisco ad una Mammillaria luethyi il cui corpo aereo è seccato lasciando verde il colletto e la radice integra e un tubercolo di Astrophytum caput medusae che si è staccato dopo l'urto con la piantana dello scaffale. Allora si tenta di salvare il salvabile e dato che ho un buon numero di Harrisia jiusbertii che uso come porta innesti, si taglia e si attacca.
Come potete vedere ho innestato la radice della M. luethyi a testa in giù e il tubercolo di A. caputmedusae. Chissà se riuscirò a trarre qualche piantina da fare riaffrancare in un secondo momento.