delle nostre piante attraverso la “rete”, oltre che a documentarne le varie fasi di crescita.
Infatti, le foto ci permettono di ammirare con calma, quei dettagli che a prima vista ci sfuggono,dalla forma del fusto a quelle delle areole,
alla brillantezza delle spine fino a terminare con il particolare più bello: il fiore,dai più piccoli rappresentati dai ciazi delle Euphorbie a quelli dei cacti,
molto più grandi che vengono esibiti in una esplosione di vivacissimi colori originati dalla splendida e armoniosa composizione di petali,sepali, antere e stigma.
Tutto questo viene maggiormente apprezzato nella stagione invernale,quando le piante vanno in riposo e noi abbiamo più tempo per rivivere virtualmente quelle sensazioni di cui è rimasto soltanto un bel ricordo.

Tempo fa ,sfogliando le pagine di libri e riviste specializzate, fui colpito dalle eccellenti illustrazioni che con uno sfondo quasi sempre di colore scuro, faceva risaltare la pianta mostrandola nella sua veste più bella.
Fu da allora, che per le mie foto iniziai a sperimentare soluzioni non software utilizzando materiali che avevo sottomano al momento, come tessuti scuri o pareti di muri, spesso con esiti molto insoddisfacenti.
Le soluzioni “veloci” certamente non danno validi risultati ,sia per le stoffe che al minimo soffio di vento si muovevano impigliandosi tra le spine con conseguenze facilmente immaginabili,che per le pareti dei muri con colori non sempre idonei allo scopo.
Accantonate le primordiali idee,mi serviva qualcosa di rapido,definitivo e sicuro. Decisi quindi di costruire uno sfondo fotografico poco ingombrante,
leggero e veloce da montare la cui funzione principale era di far emergere l’aspetto del fusto o di quel particolare dettaglio della pianta senza che elementi “estranei” distraessero l’attenzione dal soggetto principale.

La scelta dei materiali ricadde su dei pannelli di legno multistrato di 45cm x 80cm,molto resistenti,entrambi preventivamente verniciati con una bomboletta di nero opaco per eliminare eventuali infiltrazioni di luce che avrebbero potuto trapelare dal rivestimento della stoffa, anch’essa nera opaca ,quest’ultima, più adatta a non trasmettere riflessi indesiderati .
Il tutto è stato assemblato con due guide telescopiche....
....e due robuste cerniere affinché lo rendessero richiudibile e compatto quando non in uso
qualche dettaglio degli inserti delle viti
mentre per renderlo ancora più versatile ho costruito dei ganci..... .....per “appenderlo” alle inferriate di balconi o alle porte della serra
Resta inteso che l’uso dello sfondo fotografico con i materiali sopracitati,
è limitato a piante in vaso non molto pesanti, sui 4-5kg circa ,diversamente lo sfondo deve essere poggiato su di una solida base.
Per le piante inamovibili, cioè in piena terra, lo sfondo che madre natura ci offre, specialmente nei loro habitat: non ha paragoni.
Per chi ne ha la possibilità di vederle e immortalarle,rimane sempre l’unico,irripetibile e il migliore sfondo in assoluto.