Temperature più alte all'esterno manterrebbero anche quelle interne relativamente alte essendo, il mio germinatoio, stato costruito per un utilizzo invernale.Potrebbe, con opportune modifiche funzionare anche in estate ma non mi va di effettuare ulteriori modifiche, già ne ho fatto abbastanza e funziona egregiamente e cmq non apporterebbe alcun vantaggio poichè la luce naturale primaverile ed estiva e di gran lunga superiore per qualità e quantità, a quella prodotta dalle luci artificiali consumer.
Il mio germinatoio era allo start già da alcune settimane, collaudato il funzionamento,adesso è ora di renderlo pienamente funzionale.
Come prima cosa preparo le etichette scrupolosamente controllate e scritte in modo che riportino tutte le indicazioni dalla specie, all'eventuale dato di località, alla data di semina e la sua provenienza.
Presto molta attenzione alla preparazione del substrato derivato da un buon terriccio poco fibroso e proveniente da una confezione integra il quale mi da più garanzie di una aperta anche da pochi giorni.
Utilizzo un 20-25% di terriccio e la rimanente parte è ghiaino da 2-3mm.Un substrato cosi' composto l'ho utilizzato per moltissime specie, per quelle più a rischio utilizzo una maggior quantità di inerte.Un terriccio così composto è molto permeabile all'acqua e soprattutto all'aria e i semi una volta germinati trovano un facile appiglio su cui affondare le loro radichette.
Il tutto,dopo averlo setacciato e sgomberato da parti grossolane, va perfettamente amalgamato In un contenitore ...
...successivamente lo sterilizzo a 100° per 30 minuti. Ci sono molte controversie sull'utilizzo o meno di questa pratica: Io cosi facendo non ho mai avuto problemi di muffa anche tenendo le semine per più di due mesi in cellophane.In diversi siti internazionali e di blasonate associazioni, questa tecnica è raccomandata.
Evito altri materiali in particolare la pomice poichè in superficie è un elemento fondamentale per lo sviluppo di alghe.
Dopo la "cottura", il terriccio va immesso nei vasetti precedentemente sterilizzati con una soluzione di acqua e lysoform, o candeggina e riempiti per almeno 1 cm di inerte adaggiato sul fondo, cio' servirà a impedire le occlusioni dei fori di scolo: anche le etichette, se non nuove andrebbero sterilizzate.
I vasi riempiti fino mezzo cm dall'orlo... .. andranno messi in un vassoio con una soluzione di acqua possibilmente piovana e fungicida , io ne utilizzo uno per marciumi da colletto(p.a. Propamocarb).... ....che andrà, una volta nate,a proteggere questa parte molto sensibile delle giovani plantule: la soluzione va preparata al 2x1000(2ml x litro).
I vasi staranno almeno 2-3 giorni immersi in questa soluzione poichè dopo la sterilizzazione il terriccio disidratato non assorbe acqua con facilità, dopo cio', tornerà nuovamente come prima.I vasi vanno bagnati sempre per imbibimento.... ... avendo cura di non superare la metà della loro altezza.Se questo limite viene superato, i semi per effetto della spinta che produce l'acqua, verrebbero scalzati fuori.
Trascorso detto periodo lascio sgrondare l'acqua in eccesso e procedo alla semina vera e propria: per prima cosa livello lo strato superficiale per consentire un distribuzione omogenea dei semi.Inserisco le etichette opportunamente ordinate alfabeticamente come anche le bustine......... .... e provvedo a distribuire in tutta le superficie e cmq ad occhio,i semi che se piccoli non vanno coperti, per affogarli leggermente nebulizzo con la soluzione precedente. Tutti gli altri vasetti avranno lo stesso trattamento e cmq lontano dagli altri per evitare che qualche seme finisca nel vaso sbagliato.
Una volta finito copro tutto con un cellophane in modo che all'interno si mantenga un'alta percentuale di umidità in modo che cio', insieme agli sbalzi di temperatura, sia di stimolo alla germinazione che comunque varia da specie a specie: essa puo' durare dai 3 ai 30gg e anche più

Detto cio' ripongo il tutto in germinatoio e attendero' gli eventuali sviluppi