Innesti come e perchè

Molti coltivatori reputano gli innesti del tutto innatrali e in effetti lo sono, molti altri invece tendono ad efatizzare questa tecnica per avere piante grosse in poco tempo.
Tra i due spesso scoccano scintille a causa delle opposte concezioni di coltivazione.
Dico subito che a me le piante innestate non piacciono particolarmente e le mie piante sono al 99% su radici proprie.
Però è importante imparare la tecnica dell'innesto, perchè potrebbe salvare piante che se non innestate potrebbero essere destinate al cesto dell'umido, oppure per velocizzare semenzali a lentissima crescita per portrarle a veloce fioritura, in modo da poterle riprodurre velocemente o di godere delle fioriture senza attendere anni, ovviamente non essendo vivaisti possiamo attendere qualche anno ma a volte la curiosità è tale che possiamo permetterci di innestare qualche semenzale, lasciando gli altri a crescere naturalmente.
Anche sui portainnesti ci sono svariate teorie, io preferisco quei portaiinesti che non spingono la marza e ne permettono uno sviluppo quasi normale come: Harrisia jusberti, i vari Trichocereus (Echinopsis) per le piante un po grossine, mentre preferisco innestare i semenzali anche di poche settimane su Pereskia.
Per quanto riguarda le piante un po grosse che non hanno problemi di fissaggio. metto un'elastico o due in croce per fissare la marza al soggetto e lo lascio per una decina di gg.
Per i semenzali che non possono essere fissati con l'elastico, preferisco innestarli su pereskia e li appoggio direttamente con le dita tenendo una leggera pressione per circa 1 minuto, poi li lascio delicatamente e in teoria si sono gia incollati, dato che questi portainnesti sono molto collosi.
Al nord e in climi freddo umidi: sconsiglio di usare Mirtillocactus e Hylocereus in quanto molto soggetti a marciumi: causati dai climi meno favorevoli, a meno che non si continui (nella stagione fredda) a trattare con verderame e altri fungicidi.
Dopo avere effettuato l'innesto pongo il vaso in una vaschetta contenente acqua fino a metà vaso, in modo che soggetto e marza restino umidi e non si asciughino velocemente; il pericolo è che se il soggetto si asciughi molto velocemente, in questo caso potrebbe ritirarsi e scazare la marza dal suo alloggiamento li lasco un paio di giorni poi pongo il vaso con l'innesto in un contenitore asciutto posto nella vascghetta dell'acqua in modo che intorno ad esso si formi un microclima umido che mantiene ancora x un po l'umidità intorno al vaso e dopo 3gg ripongo il vaso all'asciutto e al caldo in luce molto filtrata.
Per quanto riguarda il periodo bisogna effettuare queste operazioni quando le piante sono completamente in ripresa e cessarle quando le piante sono in riposo.
A meno che valga la pena tentare un salvataggio in extremis si puo tentare un innesto in qualsiasi momento.
Al nord il periodo favorevole va da Maggio inoltrato a fine Settembre.
Ecco alcuni esempi di innesti di tubercoli e di semenzali
I tubercoli sono stati innestati perchè al rinvaso si erano staccati dalle piante
Tra i due spesso scoccano scintille a causa delle opposte concezioni di coltivazione.
Dico subito che a me le piante innestate non piacciono particolarmente e le mie piante sono al 99% su radici proprie.
Però è importante imparare la tecnica dell'innesto, perchè potrebbe salvare piante che se non innestate potrebbero essere destinate al cesto dell'umido, oppure per velocizzare semenzali a lentissima crescita per portrarle a veloce fioritura, in modo da poterle riprodurre velocemente o di godere delle fioriture senza attendere anni, ovviamente non essendo vivaisti possiamo attendere qualche anno ma a volte la curiosità è tale che possiamo permetterci di innestare qualche semenzale, lasciando gli altri a crescere naturalmente.
Anche sui portainnesti ci sono svariate teorie, io preferisco quei portaiinesti che non spingono la marza e ne permettono uno sviluppo quasi normale come: Harrisia jusberti, i vari Trichocereus (Echinopsis) per le piante un po grossine, mentre preferisco innestare i semenzali anche di poche settimane su Pereskia.
Per quanto riguarda le piante un po grosse che non hanno problemi di fissaggio. metto un'elastico o due in croce per fissare la marza al soggetto e lo lascio per una decina di gg.
Per i semenzali che non possono essere fissati con l'elastico, preferisco innestarli su pereskia e li appoggio direttamente con le dita tenendo una leggera pressione per circa 1 minuto, poi li lascio delicatamente e in teoria si sono gia incollati, dato che questi portainnesti sono molto collosi.
Al nord e in climi freddo umidi: sconsiglio di usare Mirtillocactus e Hylocereus in quanto molto soggetti a marciumi: causati dai climi meno favorevoli, a meno che non si continui (nella stagione fredda) a trattare con verderame e altri fungicidi.
Dopo avere effettuato l'innesto pongo il vaso in una vaschetta contenente acqua fino a metà vaso, in modo che soggetto e marza restino umidi e non si asciughino velocemente; il pericolo è che se il soggetto si asciughi molto velocemente, in questo caso potrebbe ritirarsi e scazare la marza dal suo alloggiamento li lasco un paio di giorni poi pongo il vaso con l'innesto in un contenitore asciutto posto nella vascghetta dell'acqua in modo che intorno ad esso si formi un microclima umido che mantiene ancora x un po l'umidità intorno al vaso e dopo 3gg ripongo il vaso all'asciutto e al caldo in luce molto filtrata.
Per quanto riguarda il periodo bisogna effettuare queste operazioni quando le piante sono completamente in ripresa e cessarle quando le piante sono in riposo.
A meno che valga la pena tentare un salvataggio in extremis si puo tentare un innesto in qualsiasi momento.
Al nord il periodo favorevole va da Maggio inoltrato a fine Settembre.
Ecco alcuni esempi di innesti di tubercoli e di semenzali
I tubercoli sono stati innestati perchè al rinvaso si erano staccati dalle piante